“L’equo compenso è un importante passo in avanti per restituire dignità ai professionisti e valorizzarne il ruolo sociale, economico e istituzionale.”
Così in aula la senatrice di “Sud Chiama Nord” e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie, Dafne Musolino.
“La misura – spiega – non si limita solo a definire un congruo valore delle prestazioni professionali, che dovrà essere calcolato sulla base della quantità e della qualità della prestazione, ma porta un equilibrio nelle situazioni in cui i committenti operano in una condizione di forza.
In questi anni – ha aggiunto – in particolare il rapporto con le pubbliche amministrazioni è stato a dir poco tormentato. Gare con la corsa al massimo ribasso ma anche ritardi e lentezze nei tempi che, per numerosi professionisti, hanno fatto dello Stato il peggiore cliente possibile.
L’equo compenso pone un importante argine a tutto questo. A beneficiarne saranno soprattutto i più giovani, che sono quelli che più pagano questa corsa al ribasso.”
Il problema vero delle libere professioni – ha concluso – è che chi lavora tanto o è particolarmente bravo non sempre riesce a mettere assieme un reddito degno di questo nome. Le cause sono tante. Questa legge ha il merito di intervenire su una delle più importanti”.