«Ho letto la nota di Ance e non posso che condividere le loro preoccupazioni. Il tema posto da ANCE è al centro del mio programma elettorale e lo abbiamo affrontato nel corso dell’incontro avuto nei giorni scorsi.
Quando parlo di abolizione del pizzo legalizzato generato dalla burocrazia mi riferisco esattamente alla necessità di liberare la nostra terra da quella burocrazia politicizzata che tiene in ostaggio la Sicilia produttiva lasciandola al proprio destino.
Il Governo di centrodestra e Musumeci sarà ricordato certamente come il peggiore degli ultimi anni.
ANCE Sicilia, disperata per i mancati pagamenti, ammette: “Oggi si ha come la sensazione che il demone dell’anarchia si sia impossessato della macchina amministrativa regionale. Ribadendo che nella macchina amministrativa regionale ci sono casi e casi, giustificabili e non, e che vanno distinte le eccellenze dalle carenze, dobbiamo però rilevare che nella storia della Regione siciliana, ad occhi esterni, non era mai accaduto che una tale molteplicità di burocrati operasse non rispondendo più alle leggi e all’autorità che impongono termini precisi, in una sorta di “ammutinamento”.
Come non concordare con ANCE Sicilia quando paragona la Regione a una nave che sta affondando e denuncia che “dirigenti e burocrati invece di lavorare sono impegnati a fare campagna elettorale e presenzialismo a sostegno di coloro che presumono saranno i vincitori”.
L’abbiamo detto dall’inizio di questa campagna elettorale, fuori la politica dalla burocrazia, quella burocrazia che, nominata dalla politica e quindi in conflitto di interessi con la stessa, sta uccidendo la classe produttiva di questa regione mentre il Presidente Musumeci, e tutti gli assessori hanno abbandonato la nave ormai alla deriva».
È la considerazione del candidato alla presidenza della Regione Cateno De Luca che proprio nei giorni scorsi ha raccolto le preoccupazioni dei professionisti del settore e ha illustrato le sue proposte da attuare per superare la situazione.