REGIONALI. CATENO DE LUCA INCONTRA COLDIRETTI: SEMPLIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE. LE PAROLE CHIAVE PER IL MONDO DELL’AGRICOLTURA

Proseguono gli incontri del leader di “Sud chiama Nord” Cateno De Luca, con le associazioni di categoria. Nelle scorse ore a Palermo si è svolto il confronto con i rappresentanti di Coldiretti Sicilia.

Il candidato alla presidenza della Regione Siciliana aveva già incontrato i vertici di Confagricoltura e Cia.

Anche ieri, davanti al presidente Regionale Francesco Ferreri e al direttore regionale Prisco Lucio Sorbo, ha avuto modo di illustrare la sua azione di governo dell’Isola che si propone di «difendere l’agricoltura e rilanciarla sfruttando le potenzialità che per decenni sono state bistrattate».

Per farlo De Luca ha spiegato che si porteranno avanti strategie mirate per sfruttare le opportunità offerte dal Pnrr.

«In questi anni, ha affermato De Luca, è mancata una visione di rilancio dell’agricoltura della Sicilia, perché è mancata un’idea di governo che valorizzasse i nostri prodotti. Un esempio su tutti… ogni volta che mi sposto in Sicilia mi capita di ritrovare a colazione confezioni di miele che provengono da tutte le parti del mondo tranne che dalla Sicilia. Ma perché non possiamo valorizzare i nostri prodotti? Perché non dobbiamo sostenere i nostri produttori, le nostre aziende?»

Tra le criticità del settore agricolo, De Luca ha evidenziato quelle legate all’incapacità politica amministrativa di intercettare i finanziamenti o addirittura perdere quelli a disposizione per mancanza di programmazione o di progetti immediatamente disponibili. L’ultimo finanziamento perso è quello per le reti irrigue, ben 430 milioni di euro andati in fumo.

Nel corso dell’incontro è stata offerta massima disponibilità da parte del candidato alla Regione Siciliana per avviare un dialogo costante e costruttivo per dare risposte concrete anche ad esempio in relazione all’emergenza legata al fenomeno sempre più dilagante dei cinghiali.

Tra i messaggi lanciati alla platea attenta e partecipe, anche la necessità di rendere la Sicilia l’isola delle energie puntando sulle risorse presenti e non sfruttate.