LEGGE DI STABILITÀ. DE LUCA: CHI L’HA VISTA?

“Ribadiamo l’invito a questo Parlamento a voler procedere all’approvazione dell’esercizio provvisorio fino al 30 aprile.

Il Governo dia indicazioni a quest’aula su come intende procedere. Abbiamo saputo che ieri la giunta regionale avrebbe un documento del quale però non vi è traccia. Riteniamo sia giunto il momento che questo Governo si metta a lavoro per consegnare alla Sicilia una legge di stabilità che finalmente restituisca dignità a questa terra.

Chiedo formalmente presidente di tenere in considerazione il disegno di legge che Sicilia Vera e Sud chiama Nord hanno presentato per consentire all’aula di votare l’esercizio provvisorio fino al 30 di aprile.

Onestamente ci aspettavamo di trovarci nelle condizioni di procedere alla votazione del disegno di legge sull’esercizio provvisorio, ma la giunta non ha neanche avviato la discussione a riguardo. Questo significa che dovremo tornare in aula per votare questo provvedimento governativo tra Natale e Capodanno con tempi strettissimi che non consentiranno un dibattito sereno.

Siamo di fronte a un quadro onestamente osceno.  Perché è osceno rappresentare ai media pezzi di una legge di stabilità che non esiste.

C’è inoltre la vicenda che riguarda la scelta di riprogrammare i fondi PSC da destinare al finanziamento di misura di sostegno alle imprese, operanti in Sicilia, per la riduzione dell’aumento dei prezzi dell’energia a seguito del conflitto bellico Russia-Ucraina.

Abbiamo posto alcuni importanti interrogativi e attendiamo risposta. Intendiamo conoscere l’elenco dei progetti definanziamenti (riprogrammati); le motivazioni oggettive del mancato raggiungimento degli obiettivi ed i relativi responsabili di misura e RUP; Se siano stati rimossi i motivi ostativi al mancato raggiungimento degli obiettivi per i progetti finanziati a valere del PSC e per i quali si chiede il trascinamento nella nuova programmazione FSC 2021-2027.

Se sussista un preventivo accordo Stato/Regione alla riprogrammazione di dette FSC e delle stesse FSC quali risorse in ambito di regime di aiuto alle PMI; Se si sia certi che la riprogrammazione di dette risorse sia prevista dalla normativa di settore stante che trattasi di fondi per lo sviluppo e coesione utili alla infrastrutturazione.  Se sia certo il necessario preventivo assenso della Commissione Europea alla riprogrammazione di dette risorse pena la perdita delle stesse; Se non vi fossero, dalle ricognizioni effettuate, progettazioni in corso di realizzazione (quindi con OGV già assunte a valere di fondi FSC) da parte della Regione Siciliana, quali CDR, o di soggetti beneficiari e/o attuatori (Comuni, etc etc) che non necessitassero delle medesime risorse per aumenti voci prezzari e/o aumenti costi energia per il completamento delle opere e senza le quali si rischia il blocco dei lavori.

Esiste già un accordo con lo Stato per destinare queste risorse al pagamento delle bollette? O si continua ancora a giocare sulla pelle dei cittadini e soprattutto ad alimentare speranze in assenza dei titoli giuridici?”

Lo ha dichiarato il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca intervenendo in aula in apertura dei lavori.