«Il centrodestra oggi riunito a Palermo si è lasciato andare ad una serie di considerazioni sconcertanti, frutto ormai della consapevolezza di aver perso le elezioni.
Riuniti tutti a sostegno di Renato Schifani, nel segno della continuità del governo Musumeci, dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa sono apparsi quanto meno confusi.
Leggo che il vice presidente di Forza Italia Antonio Tajani mette tra le priorità “il Ponte sullo Stretto e i termovalorizzatori” e ci ricorda che “bisogna realizzare l’alta velocità, che l’Isola non può avere una rete ferroviaria dell’Ottocento”.
Alla luce di queste dichiarazioni qualcuno dovrebbe ricordare a Tajani che al governo della regione siciliana negli ultimi trent’anni c’erano proprio il centrodestra e Forza Italia. È lecito allora chiedersi cosa hanno fatto?
Rispetto invece all’utilità o meno del voto a Cateno De Luca, i siciliani hanno capito che il voto perso è proprio quello dato a Forza Italia e a tutti i partiti nazionali il cui interesse reale per la Sicilia è ravvisabile nella scelta di imporre candidature esterne. Cosa c’entrano Marta Fascina, compagnia di Berlusconi, con Marsala o la Brambilla e la Craxi con Caltanissetta?!
Il centrodestra così come il centrosinistra hanno dimostrato per l’ennesima volta di considerare la Sicilia come terra di conquista destinata a subire passivamente scelte non condivise con il territorio.
In siciliani con questa elezione si stanno ribellando nei confronti dei partiti nazionali e dei loro padroni come Tajani perché non accettano più di essere considerati un “pisciatoio”.
Proprio Tajani fa parte di quel cerchio magico che blinda personaggi che non sarebbero eletti neanche come amministratori dei condomini.
Rispetto a quanto affermato poi in merito ai sondaggi è paradossale che proprio il centrodestra che da settimane fa circolare sondaggi farlocchi oggi si preoccupi di dire agli elettori di non dare retta ai risultati emersi: assistiamo stesso teatrino che si è verificato a Messina a giugno scorso quando il centrodestra ha preso una vera e propria batosta.
I sondaggi che fino a ieri facevano circolare erano attendibili perché Cateno De Luca era terzo o quarto e oggi che sia la società Ipsos srl sia la Swg danno De Luca secondo a pochi punti percentuali di distacco da Schifani guarda caso sono taroccati.
È chiaro che il fenomeno De Luca così com’è stato descritto sia dal “Corriere della sera” che da Mentana sta creando il panico all’interno del centrodestra.
Cateno De Luca sarà il prossimo presidente della Regione Siciliana con il 41per cento più IVA delle preferenze. E non c’è nulla che né il centrodestra né il centrosinistra possano fare o dire per condizionare l’elettorato. I siciliani ormai hanno scelto. L’era della casta politica è finita. Il cambiamento è in atto. Non è più possibile arginare il catemoto».
Queste le dichiarazioni del leader di “Sud chiama Nord” Cateno De Luca, candidato alla presidenza della Regione Siciliana.