Grande partecipazione di piazza ieri a Ispica nel giorno dedicato alla celebrazione della festa della liberazione per il “comizio concertato” di Sicilia Vera.
Un’iniziativa nata per sostenere l’ex assessore Paolo Monaca, defenestrato dalla giunta dal sindaco Innocenzo Leontini, per aver manifestato sostegno a Cateno De Luca.
“Paolo Monaca, afferma il candidato alla presidenza della Regione Siciliana Cateno De Luca, è il primo martire di Sicilia Vera. Solo per aver organizzato un momento di incontro, in occasione del mio tour lo scorso mese di marzo, è stato punito con l’estromissione dalla squadra di Governo della sua città. Paolo Monaca ha pagato il prezzo di aver scelto di stare dalla nostra parte schierandosi contro la banda bassotti della politica. Non siamo venuti ad Ispica solo per manifestare solidarietà a Paolo Monaca, afferma De Luca. Siamo qui per reagire ai condizionamenti e ai colpi bassi. Se ci attaccano noi rispondiamo scendendo in piazza alla luce del sole, mettendoci la faccia e dicendo No a certi sistemi!”
A dare il benvenuto al popolo di Sicilia Vera il presidente del Movimento Giuseppe Lombardo.
” Quanto accaduto a Paolo Monaca, ha affermato Giuseppe Lombardo, è inaccettabile. Non può passare il messaggio che chi sceglie di sostenere il nostro progetto politico rischia di pagare a caro prezzo questa scelta. Sicilia Vera oggi è un movimento riconosciuto nel panorama politico
e nei giorni scorsi abbiamo ricevuto comunicazione da parte della commissione parlamentare dell’avvenuta verifica istruttoria della procedura di iscrizione di Sicilia Vera e prossima pubblicazione nell’elenco dei Partiti nazionali. Oggi Sicilia Vera, ha concluso Lombardo, è l’unica alternativa alla vecchia politica fatta di accordi e trattative e non ci faremo intimidire da nessuno.”
È stato poi Paolo Monaca a spiegare alla piazza quanto accaduto ripercorrendo anche i risultati che aveva ottenuto nel corso della sua attività di assessore.
“La nostra comunità, ha affermato Paolo Monaca, ci chiede un cambiamento sociale e culturale, iniziando ad investire in nuova classe dirigente che dovrà essere messa nelle condizioni di amministrare. Ma non basta, deve cambiare soprattutto il rapporto tra politica e gestione.
Diciamo no alle ingerenze della politica che opera pressioni sulla macchina amministrativa regionale perché altrimenti vincono la partitocrazia e i comitati d’affari.
Per questo, ha spiegato Monaca, ho scelto l’esperienza di Cateno De Luca e con Sicilia Vera ci presenteremo al giudizio dei cittadini, sicuri di ricevere un voto libero, senza ricatti per ridare dignità alla provincia di Ragusa e alla Sicilia”.
A ribadire l’impegno di Sicilia Vera nella costruzione di un nuovo modo di fare politica è stato il portavoce del movimento Ismaele La Vardera : “Il cambiamento dipende da noi. Per troppo tempo abbiamo accettato di sottostare ai ricatti imposti dal sistema. In questa terra in cui anche per sottoporsi ad una visita medica molte volte bisogna conoscere qualcuno abbiamo finito con il confondere i diritti con i favori. Non vogliamo favori. Vogliamo esercitare i nostri diritti e vogliamo lavorare per costruire una Sicilia nuova. Questo è il nostro dovere e insieme possiamo farcela.”