Oggi in commissione sanità all’Ars si è tenuta l’audizione inerente la cardiochirurgia pediatrica di Taormina affinché si comprendessero le intenzioni del governo regionale.
Già nelle scorse settimane Lo Giudice – sindaco di Santa Teresa di Riva e coordinatore dei gruppi parlamentari Sicilia Vera- Sud chiama Nord aveva promosso un sit-in di protesta all’ospedale San Vincenzo di Taormina insieme ai sindaci del Distretto sanitario D32 per la paventata chiusura del presidio sanitario.
Oggi la discussione in commissione sanità affinché la regione si attivi per salvaguardare i piccoli pazienti.
“Abbiamo illustrato, spiega Lo Giudice, le perplessità delle nostre comunità per la scadenza (luglio 2023) della convenzione tra l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e la Regione siciliana, attraverso la quale è stato istituito il Centro Cardiologico Pediatrico Mediterraneo (CCPM), presso l’Ospedale San Vincenzo di Taormina.
Abbiamo chiesto chiaramente se ci fosse o meno la volontà politica di mantenere questa eccellenza sanitaria che persiste da 12 anni, evidenziando anche le palesi differenze sia in termini di servizi per il cittadino che in termini economici, con quanto stipulato mediante il bando aggiudicato al San Donato Milanese presso il civico di Palermo.
A seguito del nostro intervento, infatti, l’assessore regionale alla salute Volo si è impegnata a reperire le risorse necessarie almeno per il prossimo triennio, in considerazione del fatto che nella pianta organica in fase di approvazione, la cardiochirurgia, come avevo denunciato a suo tempo, non era assolutamente prevista e in conseguenza di ciò anche le risorse sono state destinate altrove.
In commissione finalmente è stato ammesso che le risorse che fino ad ora erano state impiegate per la cardiochirurgia pediatrica di Taormina, serviranno per incrementare i servizi in altri ospedali ad esempio a Barcellona, Milazzo e altri comuni.
La volontà politica dunque era piuttosto chiara. Il Governo Musumeci e in prosecuzione questo governo aveva già deciso di porre fine a questa esperienza e se non ci fosse stata la nostra presa di posizione probabilmente la cardiochirurgia pediatrica di Taormina sarebbe stata chiusa senza alcun ripensamento.
Mi auguro, ha concluso Lo Giudice, che adesso, grazie anche alla disponibilità da parte dei vertici del Bambin Gesù si possa rivedere con l’assessore regionale l’attuale convenzione affinché si possa garantire la presenza di questo importante servizio di eccellenza almeno per un triennio, senza rinnovi a sei mesi che non consentono alcuna programmazione o investimenti seri.
Ovviamente vigileremo sull’intera vicenda anche perché ci sono diversi aspetti che così come abbiamo illustrato in commissione sanità non ci convincono rispetto all’appalto aggiudicato al San Donato di Milano. Chiediamo un impegno deciso a difesa della cardiochirurgia. Il Governo dia priorità alle istanze del territorio piuttosto che ad accordi che sanno tanto di compromessi politici.”